21/12/2024 di Fabio Piemonte

Chiudono le cliniche abortive in USA (ma cresce l’uso della RU486)

Nel 2024 che si sta per concludere in 14 Stati americani il diritto alla vita di chi non ha voce è stato sempre più tutelato e questo ha portato progressivamente alla chiusura o alla riduzione delle attività di ben 29 cliniche abortive.

Sono i risultati delle politiche pro life e di costante accrescimento della tutela dei nascituri. In particolare, infatti, lo ricordiamo la vita del concepito è tutelata e ci sono forti restrizioni al presunto “diritto” all’aborto in Alabama, Arkansas, Idaho, Indiana, Kentucky, Louisiana, Mississippi, Missouri, North Dakota, Oklahoma, South Dakota, Tennessee, Texas e West Virginia. In altri quattro stati degli Usa, invece, l’aborto è sì consentito, ma con diversi paletti proprio in virtù delle recenti leggi che favoriscono la possibilità di ascoltarne il battito cardiaco, ovvero in  Florida, Georgia, Iowa e South Carolina.

Stop agli aborti per 29 cliniche

In tutti gli Stati Uniti, inoltre, le cliniche per l’aborto sono passate da 670 nel 2023 a 667 nel 2024. Il calo sembrerebbe minimo, di sole tre unità, ma in realtà sono ben 29 quelle che hanno chiuso o sospeso con la pratica diretta degli aborti all’interno delle proprie sale. Altre 20, inoltre, non accolgono più le donne incinte, ma continuano tuttora a fornire la vendita di pillole abortive. Proprio questo dettaglio, negativo, è rilevante poiché soprattutto negli Usa – ma lo abbiamo visto anche in Italia con l’ultima Relazione sulla 194 – si vede un aumento della pratica dell’aborto farmacologico.

«Le leggi pro-life non solo proteggono direttamente i bambini non ancora nati, ma svolgono anche un ruolo chiave nello stigmatizzare opportunamente l’aborto. Mentre gli americani pro-life continuano a lavorare con ogni metodo legale possibile per salvare vite innocenti, possiamo confidare che il ribaltamento del 2022 di Roe vs Wade stia anche svolgendo un ruolo fondamentale nel cambiare i cuori, non tutti, ma molti», ha a tal proposito affermato il presidente di Operation Rescue – una delle più importanti organizzazioni pro life americane - Troy Newman, nel commentare i dati americani.

Oltre 1.500 cliniche chiuse in oltre 30 anni

Non solo – ma soprattutto - grazie al ribaltamento della Roe vs Wade, l’America sembra aver progressivamente cambiato rotta proprio in merito all’aborto e alle strutture che forniscono tale “servizio”. Dal 2020 ad oggi, infatti, hanno chiuso i battenti 39 cliniche abortive: ve ne erano 706 attive rispetto alle 667 attuali. Il dato più eclatante, però, è sul lungo periodo. In oltre 33 anni, dal 1991 al 2024, infatti, sono oltre 1500 le strutture non più operative. Prima erano ben 2.176 le cliniche dove era possibile abortire, mentre già nel 2009 - anno in cui Operation Rescue ha cominciato il monitoraggio annuale dettagliato di tale dato - erano 844. Nel caso di specie, relativamente all’anno in corso, delle 29 cliniche chiuse 16 (il 55%) erano cliniche solo per l’aborto farmacologico e 13 (il 45%) cliniche per l’aborto chirurgico. 

D’altra parte, delle 46 cliniche che hanno ripreso a fare aborti, 32 incentivano “solo” l’aborto tramite Ru486. Ciò rivela che crescono soprattutto le strutture per l’aborto chimico, per quanto queste ultime siano soggette a frequenti aperture, chiusure e passaggi allo status di fornitore virtuale di pillole, che le diffondono quindi senza offrire né ecografia, né visita ginecologica, proposta al massimo con modalità telemedica. Tra l’altro è quasi triplicato rispetto all’anno scorso, passando da 20 a 58, il numero di fornitori di pillole che operano in rete in regime di clandestinità secondo il monitoraggio di Operation Rescue.

I finanziamenti (a rischio) di Planned Parenthood

Un giro, quello delle cliniche per l’aborto, che è però anche e soprattutto economico. Basti infatti pensare nel solo anno fiscale 2022-2024 la nota multinazionale abortista Planned Parenthood ha ricevuto la cifra sbalorditiva di 699,3 milioni di dollari da parte dei contribuenti. Tali fondi sono stati perlopiù investiti per la gestione di 388 cliniche, laddove gli altri privati ne gestiscono 279. Per quanto Donald Trump abbia già preannunciato tagli ai finanziamenti pubblici al colosso degli aborti negli States (in particolare con il taglio di oltre 300 milioni di dollari), Planned Parenthood ha già attivato nuove campagne di propaganda in merito. In particolare ha lanciato una nuova app, “PP Direct”, con la quale è possibile ricevere in sei Stati, comodamente a casa, tramite posta e mediamente in tre giorni, pillole abortive (pagando mediamente anche il 14% in più rispetto alle altre cliniche). Qualora la madre incinta avesse qualche ripensamento, è disponibile anche l’accesso a una linea di supporto dedicata per confermarla prontamente nella scelta di abortire.

 

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