Valerio Mancini, classe 1965, vive a Città di Castello. Interior designer di professione, politico per passione. In Lega da trent’anni, attualmente Consigliere Regionale, Capogruppo della Lega Umbria e Presidente della 2ª Commissione - Agricoltura, Ambiente, Turismo, Infrastrutture, Trasporti, Sviluppo Economico, Protezione Civile, Ricostruzione post-sisma. Nella scorsa legislatura Consigliere Regionale, Capogruppo della Lega Umbria e Vice Presidente dell’Assemblea Legislativa. Dal 2011 Consigliere Comunale della Lega a Città di Castello e attualmente anche Capogruppo. Già convinto sottoscrittore del manifesto di Pro Vita & Famiglia cinque anni fa.
I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?
«Ho deciso di sottoscrivere ancora una volta il manifesto di Pro Vita & Famiglia perché credo fortemente in quei valori, che vanno difesi e promossi. La famiglia, quella costituita da un padre, una madre e i loro figli, è il fondamento della nostra società e non avrò mai alcun timore né vergogna nel difenderla, come non smetterò mai di contrastare follie come l’utero in affitto e l’educazione gender nelle scuole. Ricordo che quando si è trattato di scendere in piazza contro il patrocinio al gay pride a Perugia, io c’ero, come sono stato a Roma e Verona alle manifestazioni per la famiglia… altri non li ho mai visti!».
In che modo, nella sua passata esperienza personale, professionale o politica, lei ha già avuto modo di spendersi concretamente per i valori e princìpi espressi nel Manifesto?
«Mi sono sempre battuto in difesa della famiglia tradizionale, osteggiando con determinazione le politiche scellerate della sinistra che minano la serenità dei nostri figli. Nella passata legislatura ho contribuito fortemente a bloccare il protocollo tra Regione Umbria, Prefettura di Perugia e Università, contro le discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere che prevedeva la compilazione di questionari all’interno delle scuole. Per favorire le politiche familiari e agevolare le madri lavoratrici, in questa Legislatura sono stato promotore di una legge che ha istituito l’Osservatorio per il Welfare Aziendale, il quale sarà chiamato a individuare e diffondere le migliori pratiche per la conciliazione vita-lavoro al fine di favorire le famiglie e in particolare le madri».
Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se eletto o rieletto e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.
«È difficile sceglierne solo uno, ma intendo dare priorità a quello riguarda il contrasto all’iper-digitalizzazione dei minori. I giovani sono il nostro presente e il nostro futuro, pertanto meritano un’attenzione maggiore da parte delle istituzioni. Come ho fatto anche con la mia legge che ha istituito la Giornata Regionale della lotta alla droga e che prevede di organizzare iniziative nelle scuole volte a sensibilizzare i giovani sui rischi causati dall’assunzione di sostanze stupefacenti, mi impegnerò affinché la Regione finanzi una serie di attività per mostrare agli studenti i rischi dell’online. Per far sentire i giovani maggiormente coinvolti, proporrò che questo progetto li veda parte attiva con la realizzazione di lavori da presentare nel corso di una giornata conclusiva che preveda la partecipazione di tutti gli istituti che scelgono di aderire, con premiazione al termine. Si tratta di un’iniziativa volta ad aiutare i più giovani ad avere un approccio maturo con il web e a comprendere che un uso consapevole della tecnologia può essere costruttivo, mentre un utilizzo smodato li espone a pericoli seri».
Lei ha già svolto la carica per cui si sta oggi ricandidando. Quali azioni concrete lei o il suo gruppo avete messo in campo negli ultimi cinque anni della legislatura uscente?
«La mia prima iniziativa in questa legislatura è stata inserire persone con disabilità e anziani tra le categorie che devono avere accesso prioritario e agevolato alle pratiche sportive, mentre per la sinistra considerati erano al pari di immigrati ed ex detenuti. Come Lega abbiamo voluto la Legge sulla famiglia, un provvedimento che ha consentito di mettere in campo 30 milioni di finanziamenti a vantaggio delle famiglie umbre. Sono stato promotore della Legge che ha istituto la Giornata Regionale della lotta contro la droga coinvolgendo le scuole dell’Umbria con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani. Mi sono impegnato con anche in favore delle nostre Forze dell’Ordine, che garantiscono la sicurezza nelle nostre città, e con una legge ho consentito che venissero messi in campo finanziamenti da destinare alle associazioni combattentistiche per promuovere la cultura della legalità. Sono stato in prima linea per valorizzare i prodotti del nostro territorio con la Legge sui DE.CO, che consente di promuovere le eccellenze locali frutto del lavoro di agricoltori e allevatori che garantiscono materie prime ottime e salutari».
Cosa pensa sia fondamentale fare, se verrà eletto, nei prossimi cinque anni, per dare attuazione alle politiche e ai princìpi espressi nel Manifesto?
«Nei prossimi cinque anni sarà fondamentale che la Regione Umbria prosegua nel percorso avviato nel 2019, portando avanti le politiche già messe in atto a sostegno delle famiglie, delle neo-mamme e dei nuovi nati, andando anche a potenziare ulteriormente bandi e finanziamenti. Non possiamo di certo permettere che l’educazione dei nostri giovani sia affidata a chi vorrebbe portare la teoria gender nelle scuole né tanto meno che le istituzioni finanzino iniziative che, con la scusa di incentivare l’inclusione, portano nelle piazze delle nostre città spettacoli indecorosi ai quali persino i bambini sono costretti ad assistere».
Oltre ai valori e princìpi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi in ambito locale?
«Oltre al sociale ritengo che ci siano tanti altri settori che meritano attenzione. Sicuramente massimo impegno dovrà essere profuso in sanità, perché disporre di una sanità pubblica efficiente è essenziale. In questi anni già molto è stato fatto: le liste d’attesa sono dimezzate, i posti letto pubblici aumentati, su proposta della Lega l’Umbria ha finalmente il suo elisoccorso, si sta dando impulso alla costruzione di nuovi ospedali come quello di Narni-Amelia e di Terni. Si può sempre migliorare, e lo faremo, perché questa per noi è un’assoluta priorità. Tra gli altri temi sui quali continuerò a impegnarmi ci sarà l’agricoltura, che consente a tutti noi di poter consumare prodotti di qualità che sono una garanzia per la salute, il potenziamento delle infrastrutture, che non solo dà alla nostra terra l’occasione di uscire dall’isolamento, ma riduce anche i rischi di incidenti garantendo maggiore sicurezza nelle strade, la ricostruzione post-sisma, alla quale questa Giunta ha saputo dare un vero impulso e che dobbiamo impegnarci per ultimare. Ovviamente un’altra priorità sarà quella di sostenere le imprese e tutti i lavoratori, perché senza lavoro non esiste dignità delle famiglie».