25/01/2021 di Manuela Antonacci

Samantha Power, ecco chi è la fedelissima di Biden che promuove l’aborto. Anche in Africa. . .

Preoccupazione e dissenso cominciano a diffondersi tra i vescovi africani in attesa di conoscere l’agenda politica di quello che potrebbe essere il nuovo capo dell'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) un’agenzia governativa statunitense per la lotta alla povertà globale, responsabile di vari programmi di sviluppo in tutto il mondo, compresa l'Africa.

 Infatti, lo scorso 13 gennaio, il presidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden, ha annunciato la nomina niente di meno che di Samantha Jane Power, famosa diplomatica e giornalista, ma soprattutto, ex collaboratrice del presidente Obama, come amministratore di USAID,

Samantha Power, per intenderci, sostiene l’agenda abortista tout-court e, per questo, la Chiesa cattolica in Africa, teme che il suo ruolo di guida dell’USAID possa portare ad un attacco frontale alla vita, innanzitutto sul piano culturale e poi, ovviamente, tramite misure concrete: promozione dell’aborto, della cultura gender ecc.

Secondo il vescovo Emmanuel Badejo della diocesi di Oyo della Nigeria, intervistato da Aci Africa, questa nomina andrebbe ad incrinare una situazione già delicatissima e di equilibrio politico che si prevede precario: Biden che, a parole, si definisce “cattolico” ha, in realtà, un’agenda politica tutta pro gender e pro aborto, inoltre, anche in passato, l’Africa è stata sottoposta a veri e propri ricatti: aiuti, anche importanti, offerti in cambio di ingerenze nel campo dell’etica e della religione.

Per questo, il vescovo, ha esortato i cattolici e i governanti africani a non cedere, in particolare, sul diritto alla vita e sulla guerra ideologica di genere. Una questione che è emersa anche in alcuni momenti dei sinodi dedicati all’ Africa. E la risposta dei Padri sinodali è stata chiara e inequivocabile:

“I Padri sinodali conoscono gli aspetti problematici del Protocollo di Maputo sulle donne e la vita, ad esempio riguardo alla salute riproduttiva. Ma soprattutto ritengono inaccettabile la promozione dell’aborto nell’articolo 14,2/c: "proteggere i diritti riproduttivi delle donne autorizzando l’aborto clinicamente assistito nei casi di violenza sessuale, stupro, incesto e quando portare avanti la gravidanza comporterebbe la salute mentale e fisica della donna o la vita della donna o del feto".

Anche in questa occasione la Chiesa ha condannato l’agenda abortista, proclamando, a chiare lettere, che il valore e la dignità della vita umana debbano essere difesi, dal concepimento fino alla morte naturale.

 

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