Come abbiamo preannunciato, è stata presentata al Quirinale la Petizione sull’educazione affettiva e sessuale nelle scuole, firmata da 180.517 cittadini, per contrastare la propaganda dell’ideologia gender.
I tempi tecnici per il recapito si sono andati dilatando, ma con pazienza ora attendiamo di poter recapitare la petizione anche alla Presidenza del Consiglio e al Ministro dell’Istruzione.
“Siamo contenti della sensibilità del Presidente Mattarella verso i temi della famiglia ma è triste osservare che ci sono voluti due mesi per raccogliere quasi duecentomila firme e più di due mesi per non ottenere un incontro con il Ministro Giannini che l’anno scorso aveva promesso che le associazioni dei genitori sarebbero state consultate e che le linee guida dell’UNAR sarebbero state riscritte” ha dichiarato il Presidente di Pro Vita Onlus, Toni Brandi.
Ecco il testo della lettera di presentazione della petizione che le Associazioni hanno scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Petizione sull’educazione affettiva e sessuale nelle scuole
Roma, 30 aprile 2015
Alla cortese attenzione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Egregio Presidente,
in seguito alla lettera del 16 aprile inviataci dal consigliere e direttore dell’ufficio di segreteria del Presidente della Repubblica, Simone Guerrini, nella quale si faceva presente l’impossibilità di consegnaLe personalmente la petizione in difesa della famiglia e delle differenze naturali, accogliamo volentieri l’invito di recapitarLe la petizione in altro modo.
La petizione è stata promossa a causa della diffusa consapevolezza di una vera e propria emergenza educativa in atto, in particolare per quanto riguarda le tematiche dell’affettività e della sessualità. Abbiamo infatti assistito da quasi due anni all’introduzione, tanto preoccupante quanto subdola, della cosiddetta teoria del gender (che il Santo Padre ha denunciato come un’operazione di colonizzazione ideologica) nelle scuole di ogni ordine e grado, fin dagli asili nido.
La petizione propone dei principi fondamentali che dovrebbero informare ogni progetto educativo nell’ambito dell’affettività e della sessualità, relativi al rispetto delle differenze naturali tra i sessi e dei diritti della famiglia.
In poco più di nove settimane la petizione è stata sottoscritta da un grandissimo numero di persone: più di 180 mila (180.517).
A queste si aggiungono le adesioni di quarantuno associazioni.
La nostra speranza è che la richiesta di così tanti cittadini non venga ignorata dalle Istituzioni. In particolare siamo fiduciosi che Lei prenderà in considerazione una ragionevole richiesta che mira a porre fine a, o almeno a frenare, una situazione che nelle scuole diventa intollerabile: Le chiediamo di intervenire, con la sua autorità giuridica e morale, presso gli organi competenti, affinché vengano presi i provvedimenti idonei.
In caso contrario si rischia di rovinare, fin dalla tenera età, i cittadini più deboli e più bisognosi di tutela, e, in ultima analisi, l’Italia di domani.
Fiduciosi che accoglierà la nostra richiesta, cogliamo l’occasione di porgerLe i nostri più
distinti saluti,
Antonio Brandi (ProVita Onlus)
Fabrizio Azzolini (Associazione Italiana Genitori)
Roberto Gontero (Associazione Genitori delle Scuole Cattoliche)
Gian Luigi Gigli (Movimento per la Vita)
Gianfranco Amato (Giuristi per la Vita)
RASSEGNA STAMPA
Conferenza stampa a Montecitorio
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