«I consiglieri del Pd di Genova promuovono l’aborto parlando di un diritto ad abortire non garantito, quando invece sappiamo che in Italia non c’è nessuna donna costretta a partorire. Parlano come se non avessero mai visto l’ecografia di un feto ed ignorassero che il diritto alla vita è il primo dei diritti umani inviolabili previsto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, richiamati dagli artt. 2 e 31 della nostra Costituzione. Nessun accenno alla difesa della Vita di ogni essere umano, che non è mai materiale di scarto, nessun accenno alla tutela della maternità, alla tutela in particolare delle donne, della loro salute e del loro diritto a NON ABORTIRE. Forse dimenticano che le presunte carenze della Legge 194/78, non solo vetusta ed ingiusta ma ormai inutile da oltre vent’anni – e cioè da quando in Italia è consentito il parto in anonimato con affidamento del bimbo non voluto allo Stato senza alcuna necessità di sopprimerlo - non hanno mai portato, in Italia, nessuna donna ad essere costretta a partorire. Semmai l’esatto contrario. Alla luce del dettato costituzionale quello di NON ABORTIRE è semmai il vero diritto, che unisce madre, padre e figlio, diritto troppo spesso negato, così come il diritto di ogni essere umano nel grembo materno di poter nascere ed essere accolto». Così il Circolo Territoriale di Genova di Pro Vita & Famiglia in merito alla mozione n. 86 sulla “Difesa del Diritto all’Interruzione Volontaria di Gravidanza” presentata dal Gruppo Consiliare del Partito Democratico e posta all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di domani.
