Sala gremita per l’ultima conferenza del ciclo di incontri per la famiglia organizzato da ProVita insieme all’Ambasciatore del WFC all’ONU Alexey Komov.
Al tavolo si sono avvicendati relatori di spicco nella battaglia per la difesa della famiglia: Antonio Brandi (presidente di ProVita onlus), Gianfranco Amato (presidente dei Giuristi per la Vita) e Mario Adinolfi (giornalista)
“L’ideologia neo marxista, che si rifà a Marcuse e alla rivoluzione sessuale di Reich, al femminismo e al pansessualismo freudiano – ha affermato Brandi – ha come obiettivo quello di distruggere la famiglia naturale e sconvolgere i parametri antropologici sui quali si è sempre fondata la società umana”.
“Secondo le teorie neo-marxiste, – ha dichiarato Komov durante il suo intervento – coloro che guidano l’ideologia rivoluzionaria nel nuovo contesto non sono i proletari, ma piuttosto le varie minoranze: immigrati, studenti, minoranze nazionali e religiose, e specialmente le minoranze sessuali . Vediamo che gli attivisti omosessuali hanno un ruolo centrale nel rovesciamento dell’ordine sociale esistente e sono “sul piede di guerra”. Se si guarda il mondo di oggi, troviamo che la questione del matrimonio gay è diventato un “punto critico” nella politica mondiale. Ad esempio, – ha concluso Komov – quando la Russia ha approvato una legge che vieta la promozione dell’omosessualità tra i bambini, una grande campagna internazionale cominciò a promuovere un boicottaggio delle Olimpiadi di Sochi nel 2014.”
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Con questa tavola rotonda si conclude questo straordinario ciclo di conferenze organizzato da ProVita.
Un’attività di formazione e di informazione per difendere la Famiglia, quella vera, l’unica, composta da un uomo e una donna, rivolta alla procreazione e aperta al miracolo della vita! Una serie di convegni che hanno interessato 5 città italiane, e che ci hanno permesso di incontrare migliaia di persone e tanti amici, vecchi e nuovi.
Ma per un viaggio che si conclude, un altro si apre all’orizzonte e presto saremo di nuovo in giro per l’Italia a promuovere la buona battaglia.
Redazione