Pubblichiamo il comunicato stampa rilasciato da ProVita e Generazione Famiglia a proposito della decisione della Corte d’Appello di Perugia che nega a Joan il diritto ad avere un papà: i diritti dei bambini devono venire prima dei capricci degli adulti.
Le associazioni Pro Vita onlus e Generazione Famiglia, già co-organizzatrici dei Family Day, intervengono con una dichiarazione congiunta sulla decisione della Corte d’Appello di Perugia, che ha ordinato al sindaco la trascrizione dell’atto di nascita del piccolo Joan come figlio di “due madri”.
«La coppia di donne ha aggirato il divieto di fecondazione eterologa per coppie dello stesso sesso, e si è recata in Spagna per realizzare una pratica che priva il bambino di suo padre e scinde in modo innaturale la figura materna», dichiara Toni Brandi presidente di Pro Vita onlus. «Ci auguriamo che il sindaco ricorra in Cassazione contro questa sentenza ideologica e attendiamo il regolamento in materia promesso da Matteo Salvini».
Jacopo Coghe, presidente di Generazione Famiglia, ribadisce con forza: «I bambini hanno diritto ad avere una mamma e un papà: le sentenze dei giudici non cambieranno mai questa realtà. È agghiacciante constatare come alcuni giudici siano pronti a ratificare pratiche vietate dal nostro ordinamento. C’è un conflitto tra i poteri dello Stato».
Lo rende noto l’ufficio stampa di ProVita Onlus