«"Il feto non esiste di per sé". Stenteremmo a credere ad un’affermazione così assurda e antiscientifica se non fosse scritta nero su bianco nelle “motivazioni” del collettivo femminista Non Una di Meno per giustificare gli atti vandalici contro i nostri manifesti sulla tutela della Vita, in ogni sua forma, fase e condizione. Le femministe, propinando una vera e propria fake news, affermano che la nostra campagna sarebbe “pericolosa”. Cosa c’è di pericoloso nel dire che “Ogni Vita vale”? Cosa c’è di pericoloso nel dire che vogliamo tutelare ogni vita: quella del concepito, dei neonati, delle persone con Sindrome di Down, dei migranti, delle donne incinte, degli anziani e dei disabili? Non Una di Meno ha gettato la maschera e ha rivelato che per le femministe esistono vite di serie A e vite di serie B, addirittura sostenendo che un feto neanche esiste. Ebbene, care femministe, non siamo noi ma è la scienza a dire che c’è vita fin dal concepimento e il vostro vandalismo non ci fermerà. Aver coperto il nascituro e lo slogan dei nostri manifesti con le vostre frasi sulla “libertà di diventare genitori” non ci fermerà. Per noi, come per la scienza, tutte sono persone e degne di essere trattate come tali. Continueremo a difendere tutte le vite perché sempre degne di essere vissute e di vedere la luce. Continueremo con le nostre campagne, i nostri manifesti, i nostri convegni e le azioni su tutto il territorio toscano e nazionale». Così Donatella Isca, referente del Circolo Territoriale della Toscana di Pro Vita & Famiglia Onlus.
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