«Gravissima e pericolosa la decisione del Tribunale di Pistoia che ha respinto il ricorso della Procura contro la trascrizione dell’atto di nascita di una bambina come “figlia di due mamme”. Una decisione che elimina e annulla la figura paterna e legittima il ricorso alla procreazione medicalmente assistita in Spagna, dalla quale è nata poi la bambina in Italia, ma che rischia di aprire le porte anche alla barbara e disumana pratica dell’utero in affitto. Ci chiediamo, infatti, cosa succederebbe se al tribunale arrivasse il caso di “due papà”? Per l’ennesima volta è stato messo in mezzo, ideologicamente, il “concreto interesse della bambina”, anziché la verità biologia. Il tribunale, però, dovrebbe sapere che l’unico, vero e concreto interesse dei bambini è avere una mamma e un papà, non essere oggetto di desideri ideologici. E’ estremamente urgente che il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi vari misure ad hoc per far rispettare le leggi in materia di trascrizioni da parte dei Comuni e per scongiurare qualsiasi intervento ideologico da parte dei tribunali», così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.