«Il candidato Pd alla Regione Lazio Alessio D’Amato pubblica nelle sue storie le parole di una ginecologa, Anna Pompili,membro dell’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) della Coscioni, che plaude e incentiva l’assunzione, a casa, della pillola abortiva RU486. Consideriamo l’aborto sbagliato in qualsiasi caso perché sopprime un innocente, ma la RU486 è ancor più pericolosa per la donna, e questo va detto per amore di verità. Ci domandiamo: perché, nonostante l’aborto chimico sia più pericoloso di quello chirurgico, viene così tanto sponsorizzato? Inaccettabile parlare di soldi e del “risparmio” per le casse della Regione Lazio quando è in gioco la salute e la vita delle donne. Se il candidato alla regione Lazio, già assessore alla sanità, ha bisogno di conferme che l’aborto farmacologico ha un profilo di sicurezza inferiore rispetto a quello dell’IVG chirurgica, oltre che aumentare gli aborti forzati, e le violenze contro le donne, può leggere il libro di Renata Klein, femminista radicale, e ahinoi, prochoice. Per me l’aborto è e sarà sempre impensabile, ma reputo gravissimo raccontare bugie alle donne pur di fare campagna elettorale a pochi giorni dalle elezioni, e soprattutto metterle in pericolo,e abbandonarle ad esperienze che spesso sono traumatizzanti per il dolore provocato dalla prostaglandina per indurre l’espulsione , ma anche perchè nel 56% dei casi la mamma fa l'esperienza devastante di riconoscere il proprio bambino morto. Inaccettabile: le donne meritano rispetto.». Così Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia Onlus.
06/02/2023 di Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia
Aborto. Il candidato Pd alla Regione Lazio D’Amato fa spot elettorale promuovendo la pericolosa Ru486
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