«Manifesti imbrattati e “modificati” per far credere che Pasolini fosse a favore dell’aborto. E’ stata questa l’ultima trovata mistificatoria dei vandali abortisti, che non ci stanno a vedere le frasi pro life (quelle sì, vere) di un paladino della sinistra e del progressismo. Il tutto è accaduto a Cesena e a Lugo, dove sono stati appunto vandalizzati i manifesti di Pro Vita & Famiglia che riportano le dichiarazioni di Pier Paolo Pasolini contro l'aborto - da lui definito legalizzazione dell'omicidio - apparse il 19 gennaio 1975 sul Corriere della Sera, rilanciate dalla campagna di sensibilizzazione promossa dalla nostra Onlus in occasione del centenario della nascita dell'intellettuale», così Simone Ortolani, referente dei circoli territoriali di Pro Vita e Famiglia dell'Emilia Romagna.
«Non ci stupisce - aggiunge Ortolani - che alcuni attivisti non accettino il dato di fatto che il celebre scrittore, poeta e regista fosse realmente contrario all'aborto, come egli disse in modo così esplicito, e cerchino di censurarne il pensiero. Quando la realtà non collima con l'ideologia e i luoghi comuni, si tenta - sia pure così goffamente e in modo maldestro - di cambiare la realtà, nel vano tentativo di distorcere il pensiero di Pasolini».