«A poche ore dalla manifestazione a Roma contro la violenza sulle donne promossa dal collettivo ultra-femminista “Non Una Di Meno” abbiamo trovato la sede di Pro Vita & Famiglia vandalizzata e imbrattata con vernice rossa e affissioni inneggianti all’aborto libero. Si tratta dell’ennesimo attacco squadrista da parte di quello che definiamo “fascio-femminismo”, ovvero un femminismo che ha assorbito i germi della società violenta e intollerante che dice di voler contrastare ma da cui è stato totalmente contagiato: io stessa sono stata recentemente rappresentata a testa in giù, cioè appesa per i piedi, sui profili social di “Non Una Di Meno”, perché mi batto per il diritto alla maternità delle donne», lo afferma in una nota Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia Onlus.
«Migliaia di donne - prosegue Ruiu - sono costrette ad abortire a causa delle condizioni di disagio socio-economico create da un sistema che non le lascia libere di essere sia madri che lavoratrici. Altrettante sono costrette ad abortire su pressione e violenza psicologica di partner incapaci di assumersi le loro responsabilità di fronte alla gravidanza inaspettata di una moglie, una compagna o un’amante. Difendendo un “aborto libero” che non è libero ma anzi strumento di oppressione sessista, i collettivi fascio-femministi sono funzionali a un sistema sociale che ha interesse a tenere la donna in una condizione di minorità nel mondo del lavoro, impedendole di poter liberamente esprimere la propria aspirazione materna senza rinunciare a quella professionale. Pro Vita & Famiglia continuerà a difendere senza paura i veri diritti e le vere libertà delle donne contro l’ideologia fascio-femminista, che manifesta contro la violenza sulle donne mentre se ne fa esso stesso megafono e ripetitore», conclude Ruiu.