Il Partito Democratico continua ad attaccare la libertà educativa delle famiglie e il benessere dei minori, chiedendo la diffusione della Carriera Alias e di programmi di "educazione affettiva" nelle scuole. Consentire a un minorenne di scegliere se essere trattato come maschio o femmina tramite la Carriera Alias a scuola è una prassi antiscientifica e dannosa, che rafforza disagi temporanei e idee pericolose come quella di essere “nati nel corpo sbagliato”. L’educazione affettiva, invece, è spesso una maschera per introdurre teorie sull’identità di genere fluida prive di basi scientifiche, in contesti inadatti come le scuole, che devono formare e non rieducare. Vergognosi anche gli attacchi di Schlein ai volontari che aiutano le donne in difficoltà offrendo alternative concrete all’aborto come previsto dalla Legge 194, senza fare alcuna “pressione psicologica”. Diffamare chi lavora per la vita, per di più nel contesto di un drammatico inverno demografico, alimenta un pericoloso clima di odio politico già sfruttato da frange estremiste per attaccare associazioni e eventi Pro Vita. Quella presentata oggi da Elly Schlein è un’agenda politica estremista che mette in pericolo il diritto degli italiani di scegliere liberamente l’educazione da impartire ai loro figli e mira a trasformare le scuole in enormi campi di rieducazione di massa.
Lo afferma in una nota Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia, commentando il discorso del Segretario del Partito Democratico, Elly Schlein, durante l’Assemblea Nazionale del partito che si è svolta oggi all’Auditorium Antonianum di Roma.