Stavolta ad essere preoccupati del gelido inverno demografico che sta colpendo il pianeta sono i vertici di Bloomberg, uno dei giganti delle consulenze finanziarie globali. In un commento dei giorni scorsi , inusuale ma significativo, si afferma a chiare lettere che il mondo ha bisogno di un maggior numero di esseri umani, non certo meno abitanti del pianeta.
Alcuni paesi dell'Asia orientale hanno tassi di fertilità vicini o addirittura inferiori a 1,0 mentre gran parte della popolazione dell'Europa si sta riducendo ormai costantemente . Negli Stati Uniti, i tassi di fertilità sono scesi al di sotto dei tassi di sostituzione, toccando un minimo storico di 1,7 nel 2019. La discesa delle nascite, lo abbiamo visto in Italia, sarà ancor più marcata in tutto il mondo a causa della pandemia da Covid19 e dunque il 2020 segna l'avvio di una vera e propria era glaciale per la crescita demografica. Entro il 2100, secondo una proiezione, la crescita della popolazione mondiale sarà praticamente zero. La diminuzione della popolazione crea una propria logica inesorabile.
Ci sono alcune prove che il calo della popolazione è un male per l'economia globale. “Nessun tipo di politica familiare dovrebbe essere obbligatoria. Ma ci dovrebbero essere politiche che rendano le famiglie più grandi un'opzione più attraente, sia economicamente che in altro modo”, ha scritto Tyler Cowen su Bloomberg.com.
Tra le possibilità che abbiamo di fronte, c'è quella che il meccanismo di riduzione della natalità proceda sempre nella stessa direzione, si passi da diminuzione in diminuzione della popolazione: la riduzione della popolazione stessa porterà meccanismi di auto-riduzione.
Le tendenze della popolazione dipendono da quanto permanenti sono le cause del declino della fertilità. In molti casi le donne preferiscono perseguire la carriera, o iniziare ad avere figli più tardi, e questo significa tassi di natalità più bassi. Dunque importante che questo appello alla natalità venga rivolto dalle colonne di un'importante quotidiano e centro di potere finanziario globale, l'economia ha bisogno di cittadini, gli Stati e la democrazia necessitano e si giustificano se esiste un un popolo. Non possiamo rassegnarci al declino, non esiste nessun declino felice se non si aiutano le famiglie e non si promuove realmente la politica demografica.
Non c'è futuro per nessuno, nemmeno per i plutocrati ed i miliardiari che si sono arricchiti nel periodo della pandemia ed ora, l'articolo su Bloomberg ne dà un primo segno, si preoccupano anche per il proprio futuro.