Pubblichiamo un’intervista rilasciata da Toni Brandi a RBC Grosseto.
L’intervista sarà rilanciata anche da una quarantina di altre radio locali che collaborano con RBC.
Il nostro Presidente spiega di nuovo le ragioni della piazza, l’intrinseca illegittimità civile e costituzionale della legge Cirinnà, e evidenzia come sia importante che il popolo italiano e le famiglie lancino un messaggio chiaro e univoco ai palazzi del potere: in questo Paese la legge sulle unioni civili, che sarà sempre di fatto la legalizzazione del matrimonio gay, non serve.
I diritti individuali sono già ampiamente tutelati. Le convivenze di fatto già godono di diversi riconoscimenti e privilegi. Non serve una legge per regolare le “formazioni sociali” tra persone dello stesso sesso. La legge Cirinnà non è emendabile.
E’ inutile, pretestuosa, ingiustamente discriminatoria per le famiglie, dannosa per lo Stato e la società.
La piazza del 30 gennaio, sarà la piazza della ragionevolezza e del buon senso: come ha detto il card Caffarra: “Affermare che omo ed etero sono coppie equivalenti, che per la società e per i figli non fa differenza, è negare un’evidenza che a doverla spiegare vien da piangere. Siamo giunti a un tale oscuramento della ragione, da pensare che siano le leggi a stabilire la verità delle cose”.
Redazione