«Siamo molto soddisfatti per lo stop al mercato della cosiddetta ‘cannabis light’ imposto dal Governo per vietare coltivazione e vendita di infiorescenze, resine e olii. La cannabis, anche quando contiene bassi livelli di Thc, è comunque una droga che altera lo stato psicofisico di chi la assume, mettendo a rischio la sicurezza altrui e l’incolumità pubblica. Come confermano i più recenti studi, peraltro, tra chi consuma cannabis “a scopo ricreativo” la probabilità di avere una psicosi con paranoie o allucinazioni è tra il 19 e il 21%. È inoltre altissimo il rischio che il mercato della cannabis light possa produrre un effetto di normalizzazione del consumo di droga negli adolescenti, esposti alla sua pubblicizzazione per le strade e online. Il Governo Meloni dimostra anche con questa iniziativa, che speriamo sia presto trasformata in legge, di aver preso seriamente a cuore la lotta alla droga e alla cultura che banalizza i drammi sociali e familiari che genera».
Così Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, commenta lo stop alla cannabis light voluto dal Governo con la presentazione di un emendamento all’interno del Ddl sicurezza “Piantedosi”, discusso questa notte dalle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera.