«Sull’illegale approvazione della “carriera alias” all’IC Giordani-De Sanctis di Manfredonia stiamo chiedendo l’intervento urgente del Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale pugliese Giuseppe Sito e della direttrice del provveditorato di Foggia Maria Aida Tatiana Episcopo, affinché ripristino la legalità annullando tale regolamento fuorilegge e impedendo alle scuole di introdurre novità fondate su ideologie politiche che non fanno il bene dei minori. È surreale che la scuola abbia citato il Ddl Zan, mai approvato dal Parlamento, tra le fonti normative che giustificherebbero questo regolamento», lo afferma Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.
«La preside dell’Istituto Comprensivo “Giordani-De Sanctis” Lara Vinciguerra - continua Coghe - si ostina ad affermare che la cosiddetta “carriera alias” sarebbe un provvedimento legale, ma in Italia la modifica dei dati anagrafici è tassativamente normata dalla legge, che prevede un complesso e rigoroso iter giudiziale sostenuto da specifiche controprove di natura medica, clinica e psicologica, volte soprattutto alla verifica dell’effettività, della stabilità e della non reversibilità della situazione personale. Un iter di cui la “carriera alias” fa irresponsabilmente a meno, di fatto anticipando gli effetti di una sentenza che non si sa se arriverà mai e facendo ricadere tutti gli eventuali traumi e disagi di una scelta non adeguatamente ponderata sul minore. Il rischio per i ragazzi è altissimo: rafforzare in loro l’idea malsana di essere “nati nel corpo sbagliato” anche in presenza di incertezze momentanee o dettate da tendenze culturali del momento, con la possibile conseguenza di danni psicologici e fisici potenzialmente irreversibili».