COMUNICATO STAMPA
Cannabis, per Cassazione reato vendere i derivati
ProVita & Famiglia/CongressoVerona:
«Ci aspettiamo un mea culpa dal Ministro della Salute Giulia Grillo»
Roma, 30 maggio 2019
«Con la decisione delle sezioni unite penali della Cassazione è stata chiarita la linea di confine tra il lecito e l’illecito: è reato la commercializzazione dei prodotti derivati dalla cannabis, e non esiste distinguere tra ‘light’ cioè a basso contenuto di Thc e il resto. Grazie alla giustizia è chiaro ciò che fa bene alla salute degli italiani e ciò che non lo fa» hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, organizzatori del Congresso di Verona e presidente e vice presidente di Pro Vita & Famiglia.
«Si conferma giusta la battaglia portata avanti dal ministro Fontana e dal premier Salvini. Piuttosto ci aspettiamo un mea culpa dal Ministro della Salute Giulia Grillo che aveva detto che i cannabis shop non vendevano droga», hanno sottolineato Brandi e Coghe polemizzando con il ministro pentastellato che interpellato in passato a proposito dell’intenzione del ministro Salvini di chiudere tutti i canapa shop aveva contestato la scelta degli alleati leghisti.
Ufficio Stampa di Pro Vita & Famiglia
e del Congresso Mondiale delle Famiglie