«Siamo scioccati dal rifiuto della Lista Rapinese di voler condannare la vergognosa scritta “ProVita morto non obietta” apparsa prima di Natale su un muro di Como in zona San Giuseppe. Lunedì sera il Consiglio Comunale si è espresso su una mozione di condanna del messaggio minatorio proposta dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Lorenzo Cantaluppi. La condanna alle minacce di morte è stata accolta favorevolmente da Fratelli d’Italia, Lega, Noi con l’Italia, Pd, Svolta civica e dal gruppo misto, ma non è bastato, perché la maggioranza guidata dal sindaco Alessandro Rapinese ha votato compattamente contro, tranne il consigliere Casati, di fatto avallando i messaggi minatori e pro morte. Una presa di posizione pericolosissima, che rischia di strizzare l’occhio a comportamenti violenti ed estremisti, con potenziali conseguenze ancora più gravi di una “semplice” ma gravissima scritta. Basti ricordare, infatti, come a Roma, nella sede nazionale di Pro Vita & Famiglia, in pochi mesi c’è stata un’escalation di violenza che dai “semplici” imbrattamenti è culminata con l’assalto dello scorso 25 novembre e il lancio di un ordigno esplosivo che solo per puro caso non ha mandato a fuoco l’intera struttura. Si vuole arrivare allo stesso risultato anche a Como?». Così Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus.