Ci giunge sconcertante se non assurda, l'ennesima comunicazione del “Pride” di Alessandria, che - in programma il prossimo maggio – avrà, nella sua propaganda martellante, l’aiuto addirittura dell’Università del Piemonte Orientale. Inoltre per gli organizzatori chi non la pensa come loro, come il governo in carica, citato nei loro comunicati, viene stigmatizzato come fascista e “oscurantista”, per aver dato il giusto stop alle trascrizioni anagrafiche per i “figli” di coppie dello stesso sesso. Da quando le verità scientifiche e biologiche, secondo le quali ognuno di noi è generato da un padre e una madre sarebbero “oscurantismo”? Si parla di “lotta al fascismo”, ma non è forse tipico dei regimi fascisti e in generale dittatoriali usare la cultura e le istituzioni statali per la propria propaganda politica e ideologica? Ci riferiamo, infatti, proprio ai seminari organizzati dalla UPO (Università del Piemonte Orientale) in collaborazione col Pride di Alessandria e con sigle transfemministe come Non Una Di Meno, il primo dei quali già il prossimo lunedì 17 aprile. Ci chiediamo dunque quale sia la funzione delle Università? Essere il tempio della cultura e della ricerca, oppure il luogo dell’indottrinamento e di propaganda politica e ideologica a carico dei contribuenti? Forse, purtroppo, la risposta è amaramente scontata se pensiamo che proprio la UPO è stata una delle prime in Italia a varare l’illegale e pericolosa procedura della Carriera Alias.
Comunicato Stampa sottoscritto da:
Pro Vita & Famiglia Onlus
Comitato “Difendiamo i Nostri Figli” Alessandria
Comitato “Restiamo Liberi” Alessandria
Circoli “Voglio la Mamma” Novi Ligure e Tortona
Associazione “Non si tocca la famiglia”
Centro Italiano Femminile Alessandria
Convegni di Cultura M. Cristina di Savoia
Ora et Labora in Difesa della Vita
Alleanza Cattolica Alessandria
Associazione Pier Giorgio Frassati