“Il richiamo di Papa Francesco agli enormi interessi economici e commerciali che gravitano intorno all’uso degli anticoncezionali, in società già piagate da uno spaventoso inverno demografico, deve farci domandare se il tipo di educazione sessuale che vogliamo trasmettere ai nostri figli e nipoti coincide davvero con quello promosso per profitto dalle aziende coinvolte in questo mercato. Il recente accordo siglato tra il Comune di Milano e la Durex per promuovere un progetto di educazione sessuale nelle scuole, ad esempio, è un caso lampante di conflitto tra due interessi contrapposti: quello dell’azienda di diffondere e radicare una mentalità contraccettiva che aumenti il numero dei suoi clienti e quello di ragazzi e ragazze di scoprire fino in fondo la bellezza e la ricchezza della sessualità, per sua natura generativa”.
Lo afferma Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus, commentando le parole pronunciate oggi da Papa Francesco durante gli Stati Generali della Natalità a Roma, dove ha affermato che “in questo momento gli investimenti che danno più reddito sono la fabbrica di armi e gli anticoncettivi: uno distrugge la vita, l'altro impedisce la vita”.