«La fecondazione artificiale, in tutte le sue forme, anche omologa, è una pratica disumana, che non incentiva la natalità, semmai illude le coppie, soprattutto se sterili, e gioca sulla pelle di donne e bambini a vantaggio di un business milionario per le cosiddette cliniche per la fertilità. Questo l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, lo sa? Lo sa che con la Pma nasce un bambino vivo ogni 12,8 embrioni assemblati in vitro e che è una pratica che solo in Italia dal 2004 al 2020 ha ucciso oltre il 92% degli embrioni prodotti? Lo sa che con la crioconservazione dei gameti, pratica che proprio Bertolaso vuole incentivare con parte dei 14 milioni stanziati dalla Regione, le percentuali sono ancora più basse, ancora più irrisorie? E’ da ipocriti parlare di sostegno alla natalità e poi spingere per pratiche così aberranti e disumane. Bertolaso e Fontana, che guida la Regione Lombardia, pensino piuttosto a stanziare quei 14 milioni solo per attività davvero utili e che siano al fianco delle donne: come asili nido gratis, assistenza durante la gravidanza e post parto, sgravi fiscali e incentivi per donne e madri povere, abbandonate o in condizioni di disagio sociale, aiuti per conciliare famiglia e lavoro a migliaia di madri e padri». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia.
19/10/2023 di Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia
Con la crioconservazione la Regione Lombardia sostiene un business milionario e una pratica disumana
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