«Siamo grati a Papa Francesco per il coraggio e la fermezza con cui ricorda sempre al mondo che cos’è l’aborto: la brutale e ingiustificabile uccisione di un essere umano inerme e innocente. Il monito del Papa risuona ancor più urgente dopo l’ideologica forzatura del Presidente Emmanuel Macron, che ha introdotto la “libertà” di uccidere i nascituri nella Costituzione francese e pianifica di fare altrettanto addirittura con la Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE. Le parole del Papa confermano l’obiettivo fondamentale di Pro Vita & Famiglia in Italia: risvegliare le coscienze dei cittadini sull’aborto, specialmente dei più giovani, affinché l’abrogazione della Legge 194 diventi un giorno una naturale e diffusa esigenza di giustizia. Anche per questo abbiamo inaugurato il 2024 con la campagna di sensibilizzazione sociale “Semplicemente Umano” per chiedere il pieno riconoscimento giuridico dell’essere umano concepito». Così Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, commenta le parole di Papa Francesco sull’aborto contenute nell’autobiografia del pontefice in uscita il prossimo 19 marzo.
“Non mi stancherò mai di dire - afferma Papa Francesco nell’autobiografia - che l'aborto è un omicidio, un atto criminale, non ci sono altre parole: significa scartare, eliminare una vita umana che non ha colpe". Dal Papa anche un invito a “difendere e promuovere sempre l’obiezione di coscienza” dei medici e una nuova condanna all’utero in affitto, definita una “pratica inumana”.