25/07/2024 di Fabio Piemonte

Ecco come l’agenda politica Lgbt isola i genitori dei bambini in transizione, ma anche Musk si ribella

Vietato informare nelle scuole i genitori dell’identità di genere dei loro figli in caso di ‘transizione sociale’. È quanto stabilisce una legge choc in California appena firmata dal governatore democratico Gavin Newsom, secondo la quale se un bambino effettua una transizione a scuola, ossia vuole anche soltanto essere chiamato con un nome femminile nell’illusoria pretesa di assumere un’altra identità, i suoi genitori non hanno il diritto di saperlo.

In questo modo, dunque, si consente a un minore che manifesta una difficoltà a identificarsi con il proprio Sé, in specie in una fase di continui mutamenti quale è l’adolescenza, di cambiare nome, pronome o look esclusivamente sulla base di un’autopercezione. Tale intento ideologico deve essere perseguito all’insaputa dei genitori, impedendo loro così di fatto di esercitare il diritto alla libertà educativa affinché i figli, lasciati totalmente in balia dell’indottrinamento gender di insegnanti, sedicenti esperti e medici, possano passare rapidamente dalla ‘transizione sociale’ alla ‘transizione medica’ vera e propria.

Un lampante, esempio, dunque, di come l’agenda politica Lgbtqia+ voglia esautorare genitori e famiglie da ciò che concerne l’educazione dei figli, soprattutto su certi temi, il tutto con lo scopo di impedire proprio ai genitori di tutelare i propri bambini e dunque interferire con insegnanti, ma anche sedicenti esperti e funzionari pubblici che “confermano” le crisi di identità dei minori.

Ma c’è chi si ribella, anche di particolarmente noto. Come il patron di SpaceX e Tesla, Elon Musk. Questa legge, ha dichiarato «è l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso» e «causerà un’enorme distruzione dei diritti dei genitori, mettendo i bambini a rischio di danni permanenti». Secondo Musk, infatti, «a causa di questa legge e delle molte altre che l’hanno preceduta, che attaccano sia le famiglie che le aziende, SpaceX sposterà il suo quartier generale da Hawthorne, in California, a Starbase, in Texas», ha scritto sui social all’indomani dell’approvazione della norma. E nei commenti al suo post non sono mancate le dichiarazioni di altri imprenditori e investitori che si dicono pronti a spostare in Texas la sede amministrativa del proprio business quale segno di protesta nei confronti di tali politiche ideologiche.

E in effetti quanto afferma Musk trova conferma sia nelle esperienze e nei racconti drammatici dei “detransitioners”, sia negli studi scientifici più recenti relativi alle tragiche conseguenze della somministrazione di bloccanti della pubertà e terapie ormonali sulla salute psicofisica dei minori, per non parlare del presunto “benessere” che - come i dati rilevano - li espone anche a un elevato rischio di suicidio. Eppure, nonostante tutto ciò, in California, i genitori non hanno diritto di proferir parola.

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