«Finalmente a Milano viene ripristinata la legalità e il contrasto all’utero in affitto quando commesso all’estero. La Circolare del Prefetto di Milano, contrariamente a quanto vorrebbero far credere il sindaco Sala e le associazioni LGBTQI+, è un passo in avanti di civiltà e buon senso, perché chiude le porte a politiche ideologiche che minano l’infanzia dei bambini e soprattutto non lascia spazio a interpretazioni che, in passato o in altre città d’Italia, rischiano di aprire la strada alla pratica disumana dell’utero in affitto, anche quando portata avanti da cittadini italiani all’estero e che non solo sfrutta le donne povere e disperate, ma usa i bambini come merce da comprare su ordinazione. Il supremo interesse dei minori è e sarà sempre avere una mamma e un papà, non essere l’oggetto dei desideri di avere figli a tutti i costi e venire così trattati come una proprietà da registrare. Auspichiamo che Prefetto e Governo continuino su questa strada di buon senso, civiltà, tutela della famiglia e dei bambini e di piena legalità». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.
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