La crisi demografica in Italia è già gravissima, ma in futuro potrebbe diventare anche peggiore, perché i giovani sembrano sempre meno intenzionati a metter su famiglia e ad avere figli.
Lo rivela un sondaggio commissionato dalla Fondazione Donat-Cattin all' Istituto demoscopico Noto Sondaggi: il 51% dei ragazzi interpellati ammette infatti di non immaginarsi genitore, il 30% stima che a 40 anni avrà un rapporto di coppia ma senza figli, mentre il restante 20% pensa che sarà single.
Un allarme che, come riportato da Dagospia, anche la ministra per la Famiglia Elena Bonetti raccoglie con preoccupazione: «Il tema della denatalità, della scelta della genitorialità sempre più rimandata, è sia sintomo che causa di una situazione di difficoltà del Paese. Un Paese che non è in grado di esprimere una forza giovane, innovatrice, è un Paese che non ha prospettive di un Welfare sostenibile», ha detto la ministra durante un convegno organizzato a Torino in occasione del trentennale della morte dell’ex ministro e intitolato, non a caso, "Culle vote".
Nello spiegare le ragioni per cui faticano a immaginarsi genitori i ragazzi intervistati - tutti tra i 18 e i 20 anni - parlano di fattori che riguardano la sfera sociale più che un’avversione netta alla genitorialità in sé. In particolare le preoccupazioni riguardano la carenza di lavoro (87%), seguita dall' assenza di politiche adeguate per la famiglia (69%). Una percentuale analoga di ragazzi, però, parla anche di crisi delle relazioni stabili mentre solo un ulteriore 37% ritiene i figli un ostacolo in quanto condizionano la vita.
Insomma numeri sconfortanti, che indicano che il trend di calo della natalità si aggraverà nei prossimi anni, anche per la crisi economica generatasi a causa della pandemia e dei lockdown.
Fonte: Dagospia