Uno studio condotto da un gruppo di medici in Canada ha rivelato l'impatto negativo della legalizzazione del suicidio assistito sulla pratica delle cure palliative.
Nel loro studio qualitativo del 2020, il dr. Matthews e i suoi colleghi hanno intervistato medici e infermieri che praticavano le cure palliative in strutture sanitarie nell'Ontario meridionale in cui i pazienti potevano anche accedere al suicidio assistito. I loro risultati mostrano in modo chiaro l'impatto negativo dell’introduzione del suicidio assistito sulle cure palliative in Canada:
1) Tutti i medici hanno parlato di un conflitto tra il mantenimento dell'idoneità per il suicidio assistito e un controllo efficace dei sintomi di dolore del paziente. I medici hanno ritenuto di dover sospendere i farmaci per il controllo dei sintomi che potrebbero causare sedazione o confusione e quindi mettere a repentaglio l'idoneità al suicidio assistito, anche se questi farmaci potrebbero alleviare significativamente il dolore del paziente. Questa difficoltà nel fornire una gestione ottimale dei sintomi di dolore creata dalla legislazione sul suicidio assistito ha comportato un notevole aumento del disagio nei pazienti.
2) Molti clinici hanno descritto la prevalenza di dilemmi etici e morali sull'adeguatezza di alcune discussioni riguardanti il suicidio assistito con i loro pazienti, come l'introduzione del discorso a pazienti che non avevano fatto richieste in questo senso. I medici erano preoccupati che l'introduzione del tema dell'assistenza medica nel morire potesse essere interpretata erroneamente come un invito a richiederla, e potesse aumentare la pressione psicologica sui pazienti vulnerabili ed erodere la fiducia delle famiglie. I partecipanti hanno anche descritto conversazioni impegnative sul sostegno ai pazienti e sulla risoluzione delle tensioni con le famiglie riguardo al suicidio assistito.
3) Il suicidio assistito ha un impatto emotivo e personale significativo sui fornitori di cure palliative. Molti dei medici hanno descritto un grande stress emotivo creato dall'esposizione alle pratiche di assistenza medica per la morte.
4) Il suicidio assistito cambia il rapporto del paziente con il fornitore di cure palliative. I medici hanno detto che diversi pazienti pensavano che le cure palliative includessero la morte assistita, il che complicava le loro relazioni con questi pazienti. Inoltre, i medici con obiezioni morali o religiose rispetto al suicidio assistito hanno descritto sfide sostanziali nel costruire un rapporto di fiducia con i pazienti che perseguono la morte assistita medicalmente.
5) I medici hanno ritenuto che la fornitura di assistenza al suicidio abbia fatto sì che molte risorse che sarebbero state altrimenti destinate alle cure palliative venissero invece dedicate alle morti assistite medicalmente.
Questo studio dovrebbe servire da monito all’Italia, dove attualmente si discute della legalizzazione dell’eutanasia e del suicidio assistito. Quanto emerso in Canada dimostra inequivocabilmente che l'attuazione del suicidio assistito avrà un profondo impatto negativo sulla pratica delle cure palliative.