Pochi giorni fa si è definitivamente conclusa la consegna ai destinatari della petizione promossa da ProVita Onlus sul “Gravissimo caso della cooperativa “Il Forteto”. La petizione, che ha raccolto più di 12mila adesioni, è stata finalmente consegnata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’interno, al Ministro della giustizia, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della Salute, al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, alla Commissione Parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, all’Autorità Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, al Tribunale per i Minorenni di Firenze e ai Servizi sociali del Comune di Firenze.
La petizione veniva accompagnata da una lettera introduttiva in cui, dopo aver ricordato “gli eventi a dir poco incredibili che hanno interessato quel luogo … pedofilia, ideologia, violenze fisiche e psicologiche su bambini e disabili”, si sottolineava l’oggetto della petizione: “promuovere una maggiore attività di controllo e verifica delle comunità alloggio presenti sul territorio nazionale, … potenziare il sistema dei controlli sui soggetti responsabili dell’affidamento familiare e, laddove siano emerse responsabilità e negligenze dei servizi sociali, applicare gli opportuni provvedimenti sanzionatori”. Inoltre chiediamo in particolare: che vengano immediatamente allontanati dal Forteto i minori e disabili che ancora vi si trovano e che il Governo riveda la sua decisione di non commissariare la comunità.”
Come già detto su questo sito, ProVita aveva chiesto al Senatore Giovanardi di porre una interrogazione parlamentare sulla questione, cosa che il senatore ha puntualmente fatto (interrogazione del 25 settembre 2014 seduta 318). Da notare che una interrogazione sulla questione del Forteto era stata già posta l’11 luglio 2013.
Non resta che sperare che almeno qualcuna delle autorità summenzionate faccia il proprio dovere in modo da venire incontro alla petizione. In caso contrario, avremo forse ancora un’altra prova della vergognosa complicità delle Istituzioni.
Alessandro Fiore