«Stravolgere, denigrare, imbrattare e cancellare il messaggio di chi non la pensa allo stesso modo e vuole difendere i bambini dall’indottrinamento gender all’interno delle scuole. E’ questo il metodo violento e anti-democratico del sedicente collettivo che si fa chiamare “Rabbia Trans” e che ha vandalizzato i nostri manifesti contro la teoria gender a Cagliari, che riportavano il messaggio “Basta confondere l’identità sessuale dei bambini. #stopgender”. Una vandalizzazione che è arrivata dopo la campagna di odio e fango lanciata nei nostri confronti da due consiglieri comunali, Francesca Mulas e Giulia Andreozzi di “Possibile”, che avevano chiesto al sindaco Paolo Truzzu di intervenire per rimuovere le affissioni della nostra campagna, etichettate - in modo falso e tendenzioso - come “orrenda discriminatoria e mistificatoria”». Questo atto vandalico - come avvenuto in passato in altre zone d’Italia - non ci intimidisce né ci farà indietreggiare. Proseguiremo con la nostra campagna qui a Cagliari e in tutto il resto d’Italia come stiamo già facendo da mesi, anche con webinar informativi per i genitori, le diffide ad oltre 150 scuole che hanno adottato la Carriera Alias e una petizione popolare che ha raccolto oltre 66.000 firme». Così Simona Atzori, referente del Circolo Territoriale di Pro Vita & Famiglia Cagliari.
13/12/2022 di Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia
Gender. A Cagliari politici e collettivi “trans” fomentano odio contro i nostri manifesti
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