«A Pontedera la libertà di pensiero ed espressione è ormai un lontano ricordo. La nostra campagna di affissioni stradali per tutelare i bambini dall’indottrinamento gender vuole, infatti, essere censurata dal Sindaco Matteo Franconi e dall’assessore Carla Cocilova, che chiamano in causa una legge non solo inapplicabile ma che soprattutto non ha nulla a che fare con i nostri manifesti. Nelle affissioni, infatti, non c’è nessun tipo di messaggio né violento, né discriminatorio, né stereotipato o offensivo, né sessista. La nostra campagna vuole solo difendere i bambini da argomenti inadatti ai più piccoli e tutelare il diritto dei genitori ad avere piena libertà educativa per i propri figli, respingendo così ogni ideologia gender dalle scuole. Inoltre, la norma chiamata in causa da chi ci vuole tappare la bocca è inserita nel Codice della strada nel 2020, ma è attualmente inapplicabile poiché mancano i decreti attuativi ministeriali previsti dalla stessa e mai emanati. Pertanto, tali disposizioni non sono invocabili nemmeno in astratto per censurare il messaggio di Pro Vita & Famiglia che, comunque - lo ribadiamo - non è in alcun modo offensivo né illegale. L’unica cosa di illegale e vergognosa è la censura nei nostri confronti. Non ci faremo fermare ma proseguiremo, come sta avvenendo in tutta Italia con webinar informativi per genitori e una petizione popolare che ha raccolto oltre 28.000 firme per chiedere che il Ministro dell’Istruzione del nuovo governo difenda proprio la libertà educativa». Lo afferma Donatella Isca, referente locale e regionale per la Toscana di Pro Vita & Famiglia Onlus.
03/10/2022 di Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia
Gender. Pro Vita & Famiglia: «A Pontedera censura illegale»
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