«A Pontedera la censura si abbatte su chi la pensa diversamente e vuole difendere i bambini dall’indottrinamento gender. La nostra campagna di affissioni stradali, infatti, è stata sottoposta a censura politica e rimossa dal Comune, amministrato dal PD, dopo le proteste di ambienti di sinistra e Lgbt e dopo la pubblicazione di alcuni articoli di stampa assolutamente falsi, tendenziosi e pericolosi che addirittura parlano di teoria gender “inesistente” e “invenzione”. E’ gravissimo e inaccettabile che si arrivi ad una censura assolutamente immotivata. I nostri manifesti, infatti, sono veritieri - parlano di un qualcosa di assolutamente reale, come, purtroppo, le teoria gender presente nelle scuole italiane di ogni ordine e grado - e soprattutto non sono né violenti, né discriminatori, né sessisti. Ecco perché è assurdo, come invece è stato fatto, chiamare in causa una norma inserita nel Codice della strada nel 2020. Legge, peraltro, del tutto inapplicabile, poiché mancano i decreti attuativi ministeriali previsti dalla stessa e mai emanati. Pertanto, tali disposizioni non sono invocabili nemmeno in astratto per censurare il messaggio di Pro Vita & Famiglia che, lo ribadiamo, è comunque in ogni caso del tutto legittimo. Come accaduto in altre città italiane non ci faremo tappare la bocca e adiremo vie legali per denunciare questo abuso messo in atto dal Comune di Pontedera che lede la libertà di pensiero e di espressione non solo nostra ma anche di migliaia di famiglie e genitori italiani». Lo afferma Donatella Isca, referente del Circolo Territoriale della Toscana di Pro Vita & Famiglia.
04/10/2022 di Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia
Gender. Pro Vita & Famiglia: «Comune Pontedera censura manifesti. Adiremo vie legali»
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