«Con una delibera shock dello scorso 10 ottobre l’Istituto Comprensivo “Giordani-DeSanctis” di Manfredonia, che comprende scuola elementare e media, ha approvato l'istituzione della cosiddetta “carriera alias” per cambiare i dati anagrafici di bambini e ragazzi sulla base di una loro presunta identità di genere auto-percepita senza il bisogno, si legge nella delibera, di “nessuna certificazione medica o psicologica”. Una scelta ideologica e dannosissima: mentre in altri Stati, come il Regno Unito, il Sistema Sanitario Nazionale invita i medici a non incoraggiare i bambini a cambiare nomi e pronomi sulla base di incertezze identitarie che si dimostrano passeggere, in Italia ci sono scuole che propongono questa pratica deleteria addirittura ai bambini delle elementari», così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.
«Vogliamo ricordare - prosegue Coghe - che la “carriera alias” è del tutto illegale: gli organi collegiali scolastici non hanno alcun potere di modificare a piacimento i dati anagrafici degli studenti sulla base di presunte identità di genere auto-percepite per di più prive di qualsiasi riscontro clinico. A connotare politicamente l’atto vi è poi la surreale citazione del Ddl Zan, mai approvato dal Parlamento, tra i riferimenti normativi su cui la delibera si fonderebbe. Chiediamo l’immediato intervento del neo ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara affinché provveda a sconfessare questa delibera folle e bloccare la colonizzazione ideologica di cui bambini e ragazzi italiani sono sempre più prede nelle scuole italiane», conclude Coghe.
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