«L’atto del sindaco esponente del PD di San Lazzaro, in provincia di Bologna, Isabella Conti è gravissimo e pericoloso perché trascrivendo un bambino come “figlio” di due uomini sta legittimando la barbara e aberrante pratica dell’utero in affitto, ovvero la mercificazione del corpo delle donne, trattate come schiave e poi abbandonate, fatte letteralmente sparire dalla vita dei bambini che vengono così considerati come prodotti da acquistare come in un supermercato. Le trascrizioni sono un ricatto politico, sono un “condono” sulla pelle dei bambini. Accettare di trascrivere gli atti di nascita per “figli” di coppie omogenitoriali serve solo a dare a un adulto il riconoscimento dello status di genitore, dunque non per dare un diritto ai minori ma per certificare un privilegio che gli adulti hanno avuto, letteralmente a tutti i costi, con l’utero in affitto. E’ estremamente urgente che il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi vari misure ad hoc per far rispettare le leggi in materia di trascrizioni da parte dei Comuni». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.
14/12/2023 di Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia
Grave la registrazione di un “figlio” di una coppia gay nel bolognese, si legittima utero in affitto
Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.