Pistoia, 11 luglio 2022
«Mentre la scuola italiana si avvia verso il terzo anno di pandemia, con l’incognita mascherine nelle classi, investimenti mancanti e gli appelli inascoltati degli scienziati sui sistemi di ventilazione ancora inesistenti, il preside di una scuola di Borgo a Buggiano, il professor Alessandro Paone, pensa che la priorità sia un grembiule giallo per bambini piccoli e piccolissimi, facendo riferimento al loro immediato futuro, quando avranno tra gli 11 e i 14 anni, e ad un non meglio specificato “sviluppo dell’identità di genere”. Forse gli intenti del preside erano benevoli e in buona fede, poiché specifica - e meno male! - che “i bambini e le bambine non sono uguali”, ma questa iniziativa si presta a interpretazioni ideologiche e “fluide” troppo facili. Quali sarebbero, infatti, gli stereotipi da combattere con il colore giallo? Se è una scelta di libertà, perché non far scegliere ai genitori? Il Preside chiarisca e fughi ogni dubbio di indottrinamento gender», così Donatella Isca, referente regionale per la Toscana di Pro Vita & Famiglia Onlus.