L’Accademia Pontificia delle Scienze, guidata da Sua Eccellenza Marcelo Sanchez Sorondo, terrà un convegno sul cambiamento del clima, in Vaticano, il prossimo 2 novembre: “La salute delle persone e la salute del pianeta: la nostra responsabilità”.
Riccardo Cascioli che è un esperto ecologia e clima ne parlava sulla Nuova Bussola Quotidiana questa estate. Anche la rivista Tempi, in edicola , ne ha detto e ne ha detto un gran male.
Infatti, come nel convegno del febbraio scorso, di cui abbiamo parlato qua, anche in questo caso sono previsti ospiti davvero “strani” per un convegno che si tiene in una Pontificia Accademia, che dovrebbe far capo alla Chiesa Cattolica, la quale – a sua volta – dovrebbe essere la prima voce di chi non ha voce, la prima difenditrice delle istanze prolife e dei diritti inviolabili dell’uomo. In altre parole, dovrebbe – come ha sempre fatto finora – sbugiardare le teorie neo-malthusiane sulla sovrappopolazione. E non solo perché sono antinataliste, quindi anti umane, ma anche per amore di verità perché sono false, i ignorano colpevolmente i dati storici oggettivi.
Eppure, tra i relatori troviamo John Schellnhuber, un climatologo che ritiene che per risolvere i problemi del clima bisogna ridurre il numero degli esseri umani, Partha Dasgupta, un economista che promuove la pianificazione delle nascite e approva il modello cinese, Jeffrey Sachs, che considera la legittimità dell’aborto per tenere sotto controllo la popolazione, Scott Peters, Kevin de León e Jerry Brown, vicini o integrati alla Planned Parenthood: non ci sorprende il connubio “ecologismo – Planned Parenthood”: l’ideologia ecologista va a braccetto con quella abortista e nichilista che vuole la distruzione dell’umanità.
L’allarme demografico, che la popolazione cresce troppo velocemente rispetto alle risorse, è una vera bufala. L’abbiamo detto e ripetuto. E anche i dati della FAO e le pubblicazioni laiche come Nature e Il Sole 24 Ore lo confermano. Chi vuole approfondire può leggere qua. Malthus era già stato smentito nel 1870 dal filosofo americano Emerson: questi rilevò che il vero fattore decisivo dell’economia politica è l’ingegno umano. E nel XX secolo le produzioni agricole sono aumentate di 5-6 volte a fronte di un aumento di 4 volte della popolazione mondiale.
Quanto ai cambiamenti del clima, la propaganda mediatica, dà risonanza ai modelli climatici elaborati dall’IPCC [Il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, Intergovernmental Panel on Climate Change – formato nel 1988 da due organismi dell’ONU, l’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) ed il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP)] senza dire che si sono rivelati sbagliati al 95%. E nessuno parla del Non Governmental Panel on Climate Change in cui illustrissimi scienziati di tutti i continenti ridicolizzano gli allarmismi tanto di moda…
L’uomo, lungi dall’essere il cancro del pianeta, è tecnologia, scienza, impresa, investimenti, profitto, commercio, è la più grande delle risorse. Anche le materie prime e le fonti di energia invece di diminuire, aumentano grazie all’ “ingegno umano”. Ovunque c’è stata crescita della popolazione, c’è stata ripresa economica. Laddove la popolazione è diminuita c’è stata crisi (basti pensare alla fine dell’Impero Romano e alla ripresa dopo l’anni 1000).
Al Vaticano, però, dovrebbero saperlo...
Redazione
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