«Quella del governatore del Veneto Luca Zaia sull’eutanasia sta assumendo sempre di più i tratti di una battaglia radicale, un capriccio ideologico per fornire a tutti i costi la morte di Stato nonostante la storia delle forze politiche di centrodestra dica tutt’altro e nonostante il parere negativo dell’Avvocatura Generale dello Stato che ha sollevato dubbi di costituzionalità, poiché in materia di fine vita la competenza è statale. Zaia si vuole forse sostituire allo Stato? Vuole forse spalancare le porte ad uno Stato non civile e umano bensì disumano e che procura la morte di chi è fragile, solo, indifeso e improduttivo per l’economia e la società? Perché è questa la vera natura dell’eutanasia e del suicidio medicalmente assistito che l’amministrazione regionale sta portando avanti in questi mesi con un progetto di legge ad hoc, dando ora una pericolosa spinta in avanti con l’ok arrivato da parte dell’Ufficio legale della Regione. Ci appelliamo alla maggioranza in Regione affinché la proposta venga bocciata senza indugi. I cittadini veneti hanno votato gli schieramenti di centrodestra perché condividono ideali e promesse da sempre in netta contrapposizione all’eutanasia. La strada da seguire, caro Zaia, è tutt’altra, l’unica giusta e umana: incentivare le cure palliative, gli Hospice, l’assistenza alle famiglie delle persone fragili e la vera attuazione della legge 38/2010». Così Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus.
06/12/2023 di Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia
In Veneto Zaia tira dritto sull'eutanasia, il suo è capriccio ideologico
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