«Sono ore di lavoro frenetico e contro il tempo per ottenere un regolamento di giurisdizione tra Italia e Regno Unito, come previsto dalla Convenzione Aja del 1996. Il superiore interesse del minore è quello di vivere e non di morire per questo speriamo ancora in un accordo. Siamo inoltre al lavoro per presentare ricorso contro la sentenza di ieri e per farlo in tempo utile per delle 14:00, per ottener una risposta dal giudice sulla possibilità di esaminare il caso e prorogare il termine». Lo fanno sapere i legali della famiglia Gregory. La notizia arriva da Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, e dall'avvocato Simone Pillon, che stanno seguendo gli sviluppi del lato italiano della vicenda in contatto con i legali inglesi e la famiglia.