«Il tutore italiano di Indi Gregory ha presentato una richiesta urgente all'Alta Corte del Regno Unito chiedendo al giudice Robert Peel di cedergli la giurisdizione sul caso, ai sensi dell'articolo 9 comma 2 della Convenzione dell'Aia del 1996. Uno sviluppo del genere non si era mai verificato prima in un caso di fine vita che coinvolgeva un bambino nel Regno Unito. La Convenzione riguarda la “competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori”. Il dottor Corradini è ora in attesa di una risposta dal giudice Peel prima che alle 14 (ora inglese, le 15 in Italia), come programmato, vengano staccati i supporti vitali alla piccola Indi». Lo fanno sapere i legali della famiglia Gregory. La notizia arriva da Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, e dall'avvocato Simone Pillon, che stanno seguendo gli sviluppi del lato italiano della vicenda in contatto con i legali inglesi e la famiglia.