Nei giorni scorsi la BBC, network principale della comunicazione anglosassone visto in tutto il mondo, ha trasmesso un servizio ed un commento molto preoccupato sulla crisi demografica che attanaglia il pianeta e, fatto straordinario, si è posta il problema di convincere gli ascoltatori a fare più figli.
Nelle ultime tre settimane, infatti, due superpotenze globali hanno capito che dovranno affrontare una realtà inquietante: i censimenti negli Stati Uniti e in Cina indicano che in entrambi i paesi probabilmente inizierà a ridursi la popolazione molto prima di quanto si pensasse e la crescita economica, con i relativi problemi strutturali e pensionistici aumenteranno.
I tassi di fertilità stanno scendendo velocemente. Invertire il tasso di fertilità non è affatto facile, la Russia, per esempio, sta provando con politiche finanziarie e fiscali, offrendo ai genitori generosi incentivi in denaro per avere figli. Ma i genitori hanno bisogno di un sistema che offra molto di più. Secondo la BBC inglese ciò che si dovrebbe fare per incentivare i genitori a mettere al mondo dei figli sarebbe:
1. Dare ai genitori un'assistenza all'infanzia a prezzi accessibili. L’esempio? La piccola città di Nagi-cho è una felice eccezione al calo della popolazione giapponese. In nove anni è riuscita a raddoppiare il suo tasso di natalità - da 1,4 a 2,8 bambini per donna - con un ampio schema di politiche favorevoli alla famiglia. Le famiglie ricevono bonus per i neonati e assegni per i bambini, ma costa anche la metà della media nazionale mandare un bambino all'asilo.
2.Rendere il lavoro più flessibile. Corea del Sud, Cina e Giappone sono gli estremi, ma nella maggior parte dei paesi sviluppati la cultura del lavoro è in conflitto con la vita familiare. Un'opzione a disposizione dei governi è quella di cercare di rendere il lavoro part-time più disponibile. I paesi con una maggiore prevalenza di posizioni part-time tendono ad avere tassi di fertilità più alti. Uno studio del 2017 ha mostrato che l'aumento dell'accesso alla banda larga in Germania è correlato a tassi di natalità più elevati nelle donne con un alto livello di istruzione. Le donne che lavorano da casa hanno scoperto di poter passare più tempo con i loro figli e hanno scelto di averne di più.
3. Mettere gli uomini lavoratori a casa. In ogni paese con alti tassi di alfabetizzazione, i dati dei sondaggi rivelano che le donne hanno meno tempo libero degli uomini perché fanno più lavoro non retribuito a casa. Il professore Erin Hye Won Kim dell'Università di Seul ha scoperto che i tassi di fertilità aumentano quando gli uomini aiutano di più a casa. Stessi risultati da anni in Scandinavia. In Svezia i tassi di fertilità sono aumentati negli anni 2000 grazie, in parte, all'assistenza all'infanzia fortemente sovvenzionata. Ma alle madri e ai padri viene anche offerto un generoso congedo dopo aver avuto un bambino. Per molti anni i paesi nordici sembravano inviare i segnali giusti, ma ora non più. Nell'ultimo decennio la fertilità in Scandinavia è crollata. In Svezia è stato un calo costante, ma in Norvegia e Finlandia è stato drastico. C’è qualcosa che non funziona anche qui. Cultura, ambiente sociale, mass media, reti comunitarie di solidarietà e assistenza ed una scelta di fondo di tutte le politiche che mettano al centro il ‘fattore famiglia’. Questo è mancato in alcuni paesi. Tuttavia, è rimarchevole che anche la BBC si allarmi. Importante che la crisi demografica scuoti il mondo reale e che una testata così significativa nel panorama mondiale si ponga la domanda: il mondo ha bisogno di figli, che fare?