27/02/2023 di Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia

La crisi antropologica, dal politicamente corretto al metaverso

Di seguito il comunicato stampa emesso congiuntamente da Cinabro Edizioni, Pro Vita & Famiglia Onlus e dalla rivista “Fuoco”, avente ad oggetto il convegno dal titolo ‘Se questo è l’uomo. La crisi antropologica dal politicamente corretto al metaverso’, che si è svolto a Roma il 25 febbraio 2023.




Sabato 25 febbraio 2023 a Roma, presso il Palazzo della Cancelleria (Piazza della Cancelleria, 1), si è svolto il convegno ‘Se questo è l’uomo. La crisi antropologica dal politicamente corretto al metaverso, che ha avuto ad oggetto l’attacco all’uomo, all’umanità, condotto dall’attuale deriva transumanista per mezzo della distruzione delle identità, delle ideologie ‘gender’ e ‘green’ e della diffusione dell’intelligenza artificiale.

L’evento ha rappresentato il momento pubblico di incontro e di riflessione del tavolo di confronto ‘Se questo è l’uomo’ che, animato da Cinabro Edizioni, Pro Vita & Famiglia Onlus e dalla rivista Fuoco, ma partecipato e partecipabile da giornalisti, scrittori e semplici persone impegnate nella società civile, ha come obiettivo porre al centro la sacralità dell’uomo e la sua identità. Principi fondanti, irriducibili di fronte alla violenza delle ideologie transumaniste che, negli ultimi anni e con sempre maggior aggressività, attentano alla dimensione umana, alla sua integrità.

Il convegno è stato strutturato in due tavole rotonde: la prima, dal titolo ‘Restiamo umani: crisi antropologica e questione etica, oggi’, è stata partecipata da Maria Rachele Ruiu (Pro Vita & Famiglia, direttivo), Simone Pillon (‘Family Day’) e Francesco Borgonovo (Vicedirettore de “La Verità); la seconda, dal titolo ‘Restare liberi: dal politicamente corretto alla deriva transumanista’ è stata partecipata da Enrica Perucchietti (scrittrice), Francesco Giubilei (Nazione Futura) e Marcello Foa (giornalista internazionale). Entrambe sono state moderate da Paolo Inselvini.

L'iniziativa è nata sulla scorta dell'attività convegnistica inaugurata nel 2020 con l’evento Armi di distrazione di massa, che coinvolse Cinabro Edizioni, il compianto Giulietto Chiesa, Pandora TV, Pro Vita & Famiglia Onlus e Arianna Editrice e che avrebbe dovuto dare il via ad un ciclo di appuntamenti, poi sospesi a causa del clima pandemico.

Il presente convegno ha ripreso il filo di quella prima esperienza pilota, animato dalla mai sopita vocazione a contrastare e denunciare le derive in atto: un appuntamento che ha in animo di essere riaffermato nel tempo, con cadenza annuale e tematizzando ogni incontro seguendo i filoni della deriva antropologica in corso. L’iniziativa si pone quale ‘stati generali’ di quel più ampio sodalizio di donne e uomini che dialogano ed operano quotidianamente, ognuno nella propria realtà di riferimento, per la diffusione, sui campi politico, economico, culturale, valoriale, giuridico, filosofico e finanche geopolitico, di una visione del mondo che abbia nuovamente al centro la Vita.

Di seguito, le dichiarazioni rilasciate da Toni Brandi e Maria Rachele Ruiu, rispettivamente Presidente e membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia.

Toni Brandi: «La modernità apparsa già in passato con il relativismo, il soggettivismo, il mito del progressismo e l’ermeneutica ha già portato la nostra società alla “società liquida” denunciata da Z. Baumann. Pensiamo all’ideologia gender e alla fluidità, appunto liquidità, sessuale. Ma pensiamo anche all’ambientalismo radicale che vuole l’uomo come “cancro” del Pianeta. Si tratta di ideologie già presenti e che già da tempo, soprattutto attraverso la manipolazione mediatica, propongono la distruzione dell’uomo attraverso l’aborto, l’eutanasia, il controllo delle nascite. Sono tutti temi legati da un filo rosso, ma che dobbiamo sconfiggere divulgando sempre la verità: umanità e ingegno umano sono le più grandi risorse del Creato e della società, da tutelare sempre e in ogni loro fase».

Maria Rachele Ruiu: «È certo che c’è una ideologia che attacca la donna, proprio perchè matrice della vita, ma altrettanto certo è che questo attacco è stato possibile solo quando la donna è stata separata da un alleato prezioso, cioè l’uomo che questa ideologia indica come nemico, violento, come superfluo. Quante volte abbiamo sentito “sei un uomo non ti devi interessare”? Ci siamo autosabotate: ci hanno fatto credere che indicare gli uomini come nemici e rifiutare il nostro essere donne sarebbe stata la chiave giusta per riscattarci da indubbie ingiustizie subite. E invece siamo rimaste sole e ancor più vulnerabili. Per quanto riguarda l’aborto è impressionante come il fantomatico diritto all’aborto, oltre ad aver ucciso bimbi nel grembo della propria mamma, oltre ad aver negato loro il diritto fondamentale di adempiere alla propria chiamata arricchendo la Storia di tutti noi, abbia trasformato la maternità in un paradigma di solitudine. Non può stupirci che il bambino che è un progetto personale, possa diventare un prodotto da ordinare e comprare al supermercato. Se un bambino può essere eliminato, perché non potrebbe essere comprato? Questo va di pari passo con il gender perché sempre più spazi della donna vengono occupati da uomini. La contraddizione per eccellenza: siamo nel mondo in cui una donna non è donna se ha un utero, ma è donna se si fa mettere due seni posticci. La follia. Ripartiamo dunque dall’alleanza tra uomini e donne, per riscoprire anche che la maternità non ci uccide, ma ci dona pienezza. Se ci alleiamo con i nostri mariti, padri, compagni potremo avere l’opportunità di superare ideologie che ci hanno distrutto, per riappropriarci di una maternità sicuramente imperfetta, ma che splende di vita e che “tende” verso l’altro. Solo così saremo salve. La maternità è una terapia contro l’indifferenza, un movimento che è “la forza di un amore umile” come scriveva Dostoevskij, e che è “passione per il destino ultimo dell’altro”, come diceva Gigi Amicone. Salve noi, e salvo il mondo, testimoniando che questo amore, che salva, che tende, che fa spazio, è possibile, per tutti noi».

 

Cinabro Edizioni

Pro Vita & Famiglia Onlus

Fuoco

 

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