In Canada, quello che da noi è il Ministero della Salute, ha lanciato un allarme nella comunità LGBT: i casi di sifilide, in alcune zone più popolose, si stanno moltiplicando in modo preoccupante.
Il distaccamento del Ministero che ha sede ad Ottawa, ha dichiarato che in un anno nella sua zona di competenza, c’è stato un aumento generale del 76%. In più del 90% di questo 76% dei casi si tratta di uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini.
La preoccupazione è tale che le autorità sanitarie hanno organizzato dei gabinetti di prova, dove poter fare il test, nei complessi con piscine o terme frequentati dagli omosessuali.
La sifilide è molto contagiosa e i sintomi (come il tipico rash cutaneo) sono facilmente sottovalutati o scambiati per altro. 
Il batterio si diffonde per contatto cutaneo, soprattutto attraverso la bocca e i genitali.
Se non diagnosticata o non curata la sifilide può danneggiare il cuore, il fegato, gli occhi e il cervello, in casi estremi può provocare la morte.
Nella città di Newfoundland, recentemente, è stato emanato un pubblico avviso dello stesso tenore.
Anche nel Regno Unito , un rapporto scientifico di questa estate invitava a considerare una priorità di pubblica salute la prevenzione e la cura della sifilide e della gonorrea, visto il considerevole aumento dei casi diagnosticati tra la popolazione omosessuale, rispetto ai casi che si riscontrano in generale.
Della diffusione e della recrudescenza delle malattie sessualmente trasmissibili abbiamo parlato già. E abbiamo anche notato come si tenda a sminuire e sottacere il fatto che i comportamenti più a rischio è dimostrato siano quelli omosessuali. Non si può dire, per non essere bollati come “omofobi”.
Ma se è omofobo chi “vuole male” agli omosessuali, non sarà davvero omofobo chi nasconde o minimizza i seri problemi di salute in cui essi possono incorrere?
Redazione
DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’