L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ammesso che, nonostante tutti gli sforzi, le precauzioni e la propaganda, l’epidemia mondiale di HIV continua a incidere pesantemente sugli uomini che fanno sesso con altri uomini. Questi dati sono riportati nelle nuove linee guida pubblicate per la Conferenza Internazionale sull’AIDS che si terrà a Melbourne, in Australia, il 20 luglio. Per la prima volta l’OMS ammette che il preservativo non basta (consiglia l’assunzione di farmaci antiretrovirali come “pre – profilassi”). Il documento dice che dagli studi condotti risulta che le “donne lavoratrici del sesso” (“prostituta” non si può più dire, ricordate? E’ politicamente scorretto) sono 14 volte più esposte al contagio rispetto alle altre donne, gli uomini che fanno sesso con uomini sono esposti 19 volte di più, rispetto alla popolazione generale, e i transgender hanno quasi 50 volte più probabilità di contrarre l’HIV rispetto agli altri adulti, stesso rischio dei tossicodipendenti.
Già lo scorso anno il Centro Studi Statunitense per il Controllo delle Malattie Infettive (CDC) aveva avvertito che il 94,9 per cento delle diagnosi di HIV tra gli adolescenti (13-19 anni di età) sono dovute al sesso maschio-maschio.
Redazione
Fonte: Lifesitenews