COMUNICATO STAMPA
M5S, niente simbolo a chi sceglie idee Congresso Verona
M5s, replica del Congresso Verona/Brandi e Coghe:
«Da Di Maio & Co. qualunquismo da Cetto La Qualunque»
Roma, 16 maggio 2019
«Ora basta. Al M5s che ha revocato il simbolo al candidato sindaco Cagliari per le “idee medievali” legate al Congresso di Verona rispondiamo così: ci porti un solo intervento fatto dai relatori in cui si sottolinea o teorizza l’idea di una donna ridotta a schiava o obbligata a stare a casa e a non lavorare. E l’obiezione di coscienza non è un’opinione, ma un diritto, quindi sull’aborto si può benissimo dissentire in democrazia. Adiremo le vie legali contro gli insulti ricevuti anche stavolta», hanno tuonato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vicepresidente di Pro Vita & Famiglia e organizzatori del Congresso Mondiale delle Famiglie, dopo che al candidato sindaco di Cagliari Alessandro Murenu è stata revocata la certificazione e inibito l’uso del simbolo pentastellato per colpa delle idee di Verona.
«Con queste dichiarazioni il M5S si mostra come il peggio del qualunquismo e del giacobinismo alla Robespierre. Se il partito di Gigino Di Maio ha deciso di far intraprendere ai suoi la carriera politica di Cetto La Qualunque trovi altre menzogne e banalità da quattro soldi su cui fare campagna elettorale perché chi offende paga».
Ufficio Stampa di Pro Vita & Famiglia
e del Congresso Mondiale delle Famiglie