«Non ci stupisce che la petizione per censurare le nostre legittime affissioni sull’umanità del concepito a Montegiorgio, nelle Marche, si sia rivelata opera del collettivo “sfascio-femminista” di Non Una Di Meno, che porta avanti da tempo una vera e propria caccia alle streghe contro le attività della nostra Onlus culminata nell’assalto alla nostra sede di Roma lo scorso 25 novembre, con tanto di ordigno esplosivo gettato dentro il nostro ufficio. Lo avremmo dovuto capire subito dai toni allucinanti della petizione, dove la parola “donna” è sostituita con “persona gestante” e “figlio” con “prodotto del concepimento”. A questo punto è lecito chiedersi se anche gli atti vandalici che hanno imbrattato le nostre affissioni siano opera di persone vicine allo stesso ambiente politico, e chiediamo alle autorità di indagare in merito. Ci stupiscono invece le parole della consigliera comunale del Pd Elvinia Minnoni, segretaria del circolo di Montegiorgio, che si dice d’accordo nel rimuovere la nostra campagna sull’umanità del concepito nonostante sia essa stessa in dolce attesa. Come può una mamma negare che quella che porta in grembo sia una vita umana e non un mero “grumo di cellule”?». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.
22/03/2024 di Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia
Marche, Manifesti Aborto. Da Non Una Di Meno caccia alle streghe. Stupiti da parole Minnoni
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