«Come già ribadito più volte Pro Vita & Famiglia onlus non è mai entrata e non entrerà nei consultori, poiché il nostro campo di azione è la sensibilizzazione pubblica, culturale e l’influenza politica, ma è vergognoso che nelle Marche il Partito Democratico, tramite la consigliera Manuela Bora, spalleggiata da varie sigle femministe e abortiste, tenti di diffondere la micidiale pillola abortiva RU486, banalizzando di fatto l’aborto e aumentando la solitudine e la fragilità delle donne che sono spesso costrette a ricorrervi per assenza di alternative. Ed è assurdo che questi stessi attori politici si scaglino con così tanto livore contro chi vuole aiutare le donne a non abortire, prestando il loro servizio nei consultori. La stessa legge 194/1978 prevede un ruolo specifico dei consultori nell’individuare cause e alternative all’aborto, ma rimane tuttora una parte di quella legge inapplicata e quindi violata. È positivo che la Regione Marche e la maggioranza di centrodestra resistano a queste polemiche sterili che speculano sul corpo delle donne e sulla vita dei piccoli nel grembo materno, ma chiediamo anche all’Assessore Filippo Saltamartini di convocare il prima possibile la Consulta Regionale per la Famiglia, da troppo tempo ferma, per discutere di nuovi incentivi alla natalità, di politiche di sostegno a madri e padri per rispondere al drammatico inverno demografico che sta colpendo da anni tutto il Paese, compresa la nostra Regione».
Così Clara Ferranti, referente regionale di Pro Vita & Famiglia onlus nelle Marche.