«Celebriamo la 46esima Giornata Nazionale per la Vita, oggi domenica 4 febbraio, certi che la forza della Vita risiede nell’essere tale fin dal primo istante del concepimento. Riconoscere l’umanità del concepito, quindi, è fondamentale per il riconoscimento dello stesso diritto universale alla Vita senza il quale non potrebbero esistere tutti gli altri diritti umani. A ridosso della Giornata Nazionale, con l’avvio di una vasta campagna e di una petizione sull’umanità del concepito, Pro Vita & Famiglia si batte per i diritti del più piccolo e indifeso degli esseri umani, il bambino nel grembo della mamma. Se a quel piccolo non si riconoscono la dignità e le sue qualità intrinseche, allora si può abusare di tutti i piccoli e i fragili: si sdogana la pedofilia e la pedopornografia, si trascurano i bambini e adolescenti scomparsi in Italia ogni anno (17.130 nel 2022), si ignorano i figlicidi (ogni due settimane di media, un genitore uccide un figlio) e si finge di non sapere delle migliaia di bambini uccisi nei conflitti di guerra. Chiediamo quindi al Parlamento di impegnarsi concretamente per modificare l’articolo 1 del Codice civile proprio al fine di riconoscere la capacità giuridica, e quindi l’umanità, dei bambini nel grembo materno. La conseguenza di non farlo sarebbe intensificare la già presente mercificazione degli embrioni e dei bambini, già troppo spesso trattati come scarto o come oggetti». Così Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus.
CHIEDIAMO RICONOSCIMENTO GIURIDICO DEL CONCEPITO - FIRMA QUI LA PETIZIONE!