Live Action ha pubblicato il rapporto finale della Commissione d’inchiesta del Congresso americano sul giro d’affari intrattenuto dalla Planned Parenthood avente per oggetto i bambini abortiti o parti di essi.
Potete leggere cliccando qui il documento integrale, in originale.
Inutile dire che si apprendono dettagli agghiaccianti dei loschi affari (di cui abbiamo ampiamente informato i nostri Lettori), intrattenuti dalla Planned Parenthood e dalle poche altre cliniche abortiste non affiliate alla multinazionale fondata dalla Margaret Sanger 100 anni fa. Affari che comunque risultano molto redditizi.
Dal documento risulta un vero e proprio listino prezzi delle varie parti del corpo dei bambini abortiti.
La Bioscience Resource (ABR) ha pagato $ 240 alla Planned Parenthood Pacific Southwest per “quattro feti”, e ha rivenduto per $ 6825 venti “campioni” : almeno uno di questi bambini era di 20 settimane.
Il cervello di un feto di 19 settimane di età è stato venduto per $ 325, entrambe le gambe per $ 650, il timo e il fegato per $ 325 ciascuno. ABR ha guadagnato in questo singolo affare $ 1,625 in totale.
Si è provato, poi, che l’ ABR ha comprato sei bambini “extra”, sempre dalla Planned Parenthood Pacific Southwest in una sola mattina e ha ottenuto la spedizione di tutti gli organi entro le ore 12:30. Quel giorno ABR ha incassato 5200 $.
Da un’altra clinica per aborti, questa non affiliata alla Planned Parenthood, ABR ha acquistato organi e parti del corpo di un bambino di 21 settimane di età gestazionale con sindrome di Down. Il cervello del bambino è stato venduto per $ 325, una porzione del fegato per $ 325, entrambi gli occhi per $ circa 650, una gamba per $ 325, il timo per $ 325, un’altra porzione del suo fegato per $ 325, e la pelle per $ 325. ABR ha incassato questa volta $ 2600 solo per i pezzi di questo bambino con sindrome di Down.
Ovviamente la Commissione chiede l’incriminazione della ABR e della Planned Parenthood e delle altre società coinvolte nel macabro commercio.
La Planned Parenthood of Gulf Coast, diverse cliniche per aborti, la maggior parte delle quali affiliate alla Planned Parenthood, in California, in Arkansas, in New Mexico, in Florida, e le diverse società loro clienti hanno violato la legge con la compravendita delle parti dei bambini abortiti, hanno violato il diritto alla privacy delle pazienti – a scopo di lucro, hanno violato le norme sul consenso informato.
In Texas è stata rilevata anche la violazione del Born Alive Infant Protection Act e del Partial-Birth Abortion Ban Act, vigenti in quello Stato, da chi operava aborti tardivi.
Inoltre, la società StemExpress faceva i suoi “ordini” prima che gli aborti avessero luogo. Gli inquirenti sono seriamente preoccupati che ci possa essere stata coercizione o indebito condizionamento sulle pazienti.
Redazione