«Gli insulti e la violenza verbale durante il Gay Pride di Roma di sabato scorso davanti alla nostra sede e le dichiarazioni del portavoce della manifestazione, Mario Colamarino, che ci ha dato dei “basta*di” hanno generato un clima di odio nei nostri confronti tanto che la nostra sede è stata imbrattata e vandalizzata con le scritte “Vendetta transfemminista”, “aborto libero”, “fasci appesi” e il lancio di uova. Ancora una volta ecco l’intolleranza Lgbtqia+ che sa solo insultare, denigrare, minacciare e vuole tappare la bocca a chi la pensa diversamente. E Rocca avrebbe dovuto dare il patrocinio della Regione Lazio a questi teppisti? Ci dispiace per chi, durante la manifestazione, ha detto che non riapriremo più la sede, ma invece siamo aperti e operativi come ogni inizio settimana e come sempre. Non ci faremo intimidire e proseguiremo le nostre azioni in difesa della Vita, della famiglia, della libertà educativa e dei bambini». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.