COMUNICATO STAMPA
Pro Vita & Famiglia Ravenna: «Inciviltà e censura contro i nostri manifesti sull’aborto»
Ravenna, 19 febbraio 2021
Un ulteriore atto di inciviltà e di disprezzo della libertà di espressione, fondamentale in un contesto politico democratico. Diversi manifesti affissi a Ravenna dall’associazione Pro Vita e Famiglia onlus nell'ambito della campagna «Io sono per la vita», sono stati imbrattati da mani ignote.
«A nostra memoria - dichiara l'Associazione culturale San Michele Arcangelo, che ha curato il coordinamento della campagna in Romagna e a Ferrara - a Ravenna negli ultimi anni non sono stati oggetto di atti vandalici manifesti di tutti i tipi, dai più volgari a quelli esplicitamente dedicati alla commercializzazione dei corpi di donne, uomini e adolescenti. Con l'eccezione dei manifesti di Pro Vita, nel maggio 2018, che presentavano il modellino di feto alla dodicesima settimana, strappati dalla plance pubbliche anche a Ravenna o volontariamente sporcati con bombolette spray sui camion vela.
Soltanto i nostri manifesti sono stati fatti oggetto di questi atti: e dire che noi ci siamo limitati a riaffermare le ragioni della vita, senza insultare o colpevolizzare nessuno, presentando solo l'immagine di un bambino in fasce. I manifesti sono stati imbrattati cancellando il termine vita e scrivendo il termine "scelta"; o disegnando simboli femministi o una vagina, a fianco della foto del neonato.
Chiediamo all'Assessore Ouidad Bakkali, tanto solerte dall'aver chiesto e ottenuto, immediatamente, la rimozione del manifesto di Pro Vita e Famiglia sui rischi per la salute delle donne della Ru486 nel dicembre 2020, ancor più solerte da aver rivendicato fin da subito questo suo anomalo ordine alla dirigenza di Ravenna Entrate, di condannare questi gesti di scempio.
Se l'Assessore Ouidad Bakkali condannerà questi vandalismi contribuirà al consolidamento di un clima politico di cooperazione nell’interesse della comunità».
* Comunicato Stampa a cura del circolo territoriale di Pro Vita & Famiglia di Ravenna