Aiuti concreti: è questa la scelta della campagna #AttiviamociPerIlBeneComune di Pro Vita e Famiglia, che sul territorio pugliese ha visto la distribuzione di oltre 4 5000 mascherine e sta proseguendo con la raccolta alimentare. Un antidoto all’emergenza del coronavirus, che non smette neanche dopo la fine del lockdown.
“Abbiamo scelto la strada della concretezza e al di là delle polemiche contro le gravi responsabilità di questo governo dopo lo scoppio della pandemia. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cercato di andare incontro alle numerose richieste di più di 12 centri assistenziali, ospizi, centri per disabili (come il centro anziani don Guanella, la RSSA Domus Maxima ecc.) conventi e parrocchie (parrocchia Santa Maria Maddalena, Sacro Cuore di Maria ecc.) completamente sprovvisti di mascherine. Ma non solo” ha dichiarato Manuela Antonacci, responsabile di Pro Vita & Famiglia in Puglia.
“Ci siamo ritrovati di fronte a situazioni drammatiche come quella di una grossa casa di riposo (RSA don Guanella) per anziani, completamente sprovvista di mascherine, in cui il contagio del covid-19 per di più si era già diffuso su un intero piano della struttura, causando numerosi morti. L’arrivo delle mascherine è stato considerato allora come salvifico per gli operatori sanitari e gli ospiti, preoccupati che la situazione diventasse drammaticamente ingovernabile” ha proseguito Antonacci.
“Ora ci stiamo dedicando alla raccolta di viveri, considerate le numerose richieste raccolte dalle nostre parrocchie e da alcune associazioni che, sul territorio, si occupano di aiutare le famiglie meno abbienti. In rete con loro stiamo facendo arrivare il nostro aiuto anche ad una mensa per i poveri allestita in un punto nevralgico del nostro capoluogo, abbiamo già aiutato molte famiglie povere” ha concluso Antonacci.
I volontari di Pro Vita & Famiglia in Puglia hanno garantito la propria attività di sostegno su tutto il territorio di Bari e provincia.